Camminiamo insieme
Il giornalino parrocchiale "Camminiamo insieme" vuole essere uno strumento di comunicazione utile per conoscere le attività della parrocchia. Il nostro obiettivo è quello di "informare" ma anche di "formare".
Chi si trova tra le mani queste pubblicazioni, o chi le sfoglia dal web, sappia che il nostro lavoro, umile e tenace vuole giungere a tutti, vicini e lontani, perchè crediamo che la condivisione delle esperienze e anche delle difficoltà, ci rende più famiglia, più uniti con lo sguardo rivolto alla stessa luce: Gesù Cristo.
Parliamone Che fare? (16.12.2012)
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Lc 3,10-18
Parliamone Salvezza (09.12.2012)
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto:Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!». Lc 3,1-6
Parliamone Avvento (02.12.2012)
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia
di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini
moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le
potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e
gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi
addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti
coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento
pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere,
e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». Lc 21,25-28.34-36
Parliamone Cristo Re (25.11.2012)
In
quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose:
«Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono
forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a
me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di
questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato
ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io
sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare
testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gv
18, 33b-37
Parliamone L'ora (18.11.2012)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Parliamone Soldo (11.11.2012)
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla
nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe
vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i
primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per
farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
[Seduto di fronte al tesoro, osservava come la
folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova
povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io
vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli
altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella
sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per
vivere».]Mc 12, 38-44
Parliamone Ama (04.11.2012)
In
quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo
di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele!
Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il
tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua
forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te
stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai
detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri
all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con
tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli
olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva
risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E
nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Mc 12, 28b-34
Parliamone Cieco (28.10.2012)
In
quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta
folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a
mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio
di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte:
«Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!».
Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato
via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli
rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede
ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada. Mc 10,
46-52
Parliamone Servire (21.10.2012)
In
quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo,
dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo».
Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero:
«Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua
sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non
sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere
battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo
possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e
nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere
alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i
quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo
sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora [Gesù
li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i
governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra
voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro
servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il
Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare
la propria vita in riscatto per molti».] Mc 10, 35-45
Parliamone Tesoro (14.10.2012)
[In
quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e,
gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa
devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi
chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti:
"Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il
falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla
mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse:
«Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai
un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro
in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è
difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I
discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro:
«Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un
cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?».
Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà». Mc 10,17-30